CACCIATORE TRAVOLTO DA UN CINGHIALE : 49ENNE IN CONDIZIONI CRITICHE
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Redazione- Rimane in bilico tra la vita e la morte un uomo di 49 anni, originario della Sardegna e residente a Taggia, gravemente ferito durante una battuta di caccia al cinghiale nella zona di Gavano, nel comune di Molini di Triora (Imperia). L’episodio, avvenuto nella mattinata di sabato 30 novembre, è considerato uno dei più seri registrati in Liguria negli ultimi anni e riporta l’attenzione sui rischi legati alla caccia e sulla crescita incontrollata della popolazione di ungulati.
Come riporta il sito web “cacciaepescabonannini.it”, il ferito faceva parte di un gruppo di cacciatori autorizzati per una battuta collettiva. Secondo le ricostruzioni dei compagni e dei Carabinieri di Triora, dopo aver colpito un cinghiale con un colpo di carabina senza ucciderlo, l’animale – un esemplare maschio di circa 100-120 kg con zanne lunghe oltre 8 cm – ha reagito caricando con violenza il cacciatore. L’uomo è stato scaraventato a terra e colpito più volte al torace e alla coscia sinistra.
I presenti hanno tentato di fermare la forte perdita di sangue con lacci improvvisati. L’area, accessibile solo tramite sentieri stretti e scoscesi, ha impedito l’arrivo rapido dei mezzi di soccorso via terra. Fondamentale si è rivelato l’intervento dell’elisoccorso “Grifo” dei Vigili del Fuoco, che ha recuperato il ferito con verricello e lo ha trasferito in codice rosso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
A sette giorni dal fatto, le condizioni dell’uomo restano gravi ma vi sono segnali di progresso: è vigile, respira autonomamente e non presenta infezioni, complicanza frequente in questo tipo di traumi. Il paziente ha già subito due operazioni urgenti per fermare le emorragie interne e stabilizzare fratture alle costole. La famiglia, originaria del Medio Campidano, è al suo fianco in ospedale.
Le principali associazioni venatorie – Federcaccia, Arcicaccia e Libera Caccia – hanno espresso vicinanza al ferito, sollecitando la Regione Liguria ad intensificare i piani di controllo e riduzione dei cinghiali, che considerano una minaccia crescente per cacciatori, agricoltori e automobilisti.
Di parere opposto le organizzazioni animaliste, tra cui Lav ed Enpa, che hanno rilanciato sui social l’appello #StopCaccia, definendo la pratica “pericolosa e crudele” e chiedendone una revisione radicale. Il dibattito, acceso sia in Liguria che in Sardegna, ha generato migliaia di commenti e condivisioni in pochi giorni.Secondo l’Associazione Vittime della Caccia, ogni anno in Italia si registrano tra i 15 e i 20 attacchi gravi di cinghiale durante la caccia.
In Liguria, gli incidenti venatori sono aumentati del 18% nel 2025 rispetto all’anno precedente.
Nella provincia di Imperia si stima la presenza di oltre 25.000 cinghiali, una densità tra le più elevate in Europa.
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2 commenti
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Sebastiani Antonio Domenica, 07 Dicembre 2025 21:29 Link al commentoA caccia siamo consapevoli dei rischi che corriamo.
Il cacciatore fa il suo e il cinghiale ha tutte le ragioni di reagire .
Anche una cosa non scontata, si può definire il bello della caccia.
Costante allenamento ai poligoni per affinare la precisione del arma e della mira , scelta consapevole di un tipo di munizione che produca uno shock adeguato su un ungulato coriaceo e aggressivo, buon allenamento e sapersi muovere in zone montuose, dal mio punto di vista fanno una notevole differenza.
Auguri a ferito. -
Sebastiani Antonio Domenica, 07 Dicembre 2025 20:46 Link al commentoA caccia siamo consapevoli dei rischi che corriamo.
Il cacciatore fa il suo e il cinghiale ha tutte le ragioni di reagire .
Anche una cosa non scontata, si può definire il bello della caccia.
Costante allenamento ai poligoni per affinare la precisione del arma e della mira , scelta consapevole di un tipo di munizione che produca uno shock adeguato su un ungulato coriaceo e aggressivo, buon allenamento e sapersi muovere in zone montuose, dal mio punto di vista fanno una notevole differenza.
Auguri a ferito.
