FRANCO POMPEI:”LA BANALITA’ DEL MALE”
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(foto di Federica Costantino)
Redazione-Dal noto Artista Conterraneo Franco Pompei, riceviamo e integralmente pubblichiamo il seguente suo intervento:<< in data 11 Febbraio, su questo giornale, è stata recensita la “foto” di una mia opera pittorica da me intitolata ”La Bellezza, L’Inferno, Il Coraggio” del 2013 commissionatami da un noto professionista ed interpretata e realizzata da me in piena libertà artistica ed espressiva. Tengo a precisare, a onor del vero, che la mia opera artistica è stata pubblicata,manomessa, plagiata e in parte, cancellata dal committente (recidivo) che di suo pugno ha così stravolto il senso profondo e lo spirito che animava l’opera, che in passato, tengo a sottolineare, è stata esposta in una Mostra personale riscuotendo consenso e successo tra i visitatori. Il Plagio, presso gli antichi romani, è assoggettato a schiavitù di uomo libero; furto di servo-servizio altrui, oggi reato di chi sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione. Comunemente: grave violazione della proprietà letteraria o artistica che commette chi spaccia come proprio o deturpa un’opera o parte di un’opera di cui altri è autore. Lo scempio , perché di questo si tratta, rimanda a riferimenti storici ormai a conoscenza di una moltitudine di cittadini italiani e di altre nazioni che amano e rispettano l’immenso patrimonio artistico ,paesaggistico, storico e culturale che abbiamo il dovere di difendere e conservare. Questa contraffazione rimanda, per esempio, alla Cappella Sistina, opera del Genio di Michelangelo.
Nel 1564( quindi poco avanti la morte del Maestro) fu incaricato, dalle Gerarchie Vaticane, Daniele Ricciarelli Da Volterra di coprire, con panneggi dipinti a tempera, le Nudità più vistose: su dieci figure di indumenti, già esistenti, furono ampliati; su altri venticinque furono fabbricati di sana pianta. E in Ricciarelli( benché non fosse il solo ad attendere all’opera “Moralizzatrice”) ci guadagnò, da allora in poi, il Divertente Soprannome di “Brachettone”.Che dire dell’ epoca nazista dove furono distrutte numerose opere d’arte avanguardistiche che hanno fatto la storia dell’arte: i vari Shagall, Kandiski, Picasso e altri che il nazismo denominò “Arte Degenerata” .Numerose le opere musicali: vittime Mozart, Wagner che hanno visto modificare, mortificare da altri il loro Genio Creativo per asservire un gusto gretto e volgare del proprio tempo. Di questi scempi, la storia è colma in tutti i campi dello scibile umano. Tuttora, ai giorni nostri, il fondamentalismo dei terroristi dell’Isis è sotto gli occhi di tutti: distruzione di interi Musei e quindi, di un intero patrimonio culturale, storico-artistico di secoli di civiltà che appartiene a tutti indistintamente. C’è un filo conduttore che accomuna i casi citati di oscurantismo, assolutismo, razzismo ideologico, religioso, culturale, violenza ecc.: è la “Banalità Del Male”; il male è sempre banale e mediocre aggiungo. La Battaglia per la civiltà ha un orizzonte ancora lontano; c’è un’umanità che salva e una disumanità che distrugge….allora affermo che “La Vera Grandezza” nasce sempre dall’incontro delle tenebre con la luce, dal colloquio dell’intelletto con il cuore, dall’applicazione del metro a ciò che vorrebbe sottrarsi a ogni misurazione. Infine, dall’implacabilità di uno sguardo che non cessa di fissare quel che vorrebbe atterrirlo>>.
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