EMIGRANTI ABRUZZESI IN TICINO, UNA FESTA ALL'INSEGNA DELL'AMICIZIA FRA CONTERRANEI, CONNAZIONALI E SVIZZERI
- Scritto da Anna Menghini
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Redazione-Da oltre un trentennio l'Associazione Regionale Emigranti Abruzzesi(A.R.E.A.) in Ticino organizza e si ritrova con soci e simpatizzanti all'insegna dell'amicizia fra conterranei, connazionali e Svizzeri.La festa di oggi e particolarmente sentita dalla nostra associazione.Vi sono ospiti importanti giunti dall'Abbruzzo. L'Area ha provveduto ad una raccolta fondi e beni di prima necessità; i pompieri di Locarno e di Chiasso sono partiti con una turbina per raggiunere le personevittime della grave calamità naturale, ancora isolati, meta Pietracamela in provincia di Teramo. La calamità naturale, che ha mietuto molte vittime, há messo in ginocchio una regione che portaancora porta le ferite el tragico terremoto dell'Aquila.In un clima gioioso con momenti di musica, ballo, edarte si e' arrivato al momento “clou” della festa: salutare le due famiglie di Pietracamela in provincia di Teramo. Grazie alla cospicua somma raccolta fra i nostri tesserati hanno ricevuto il nostro aiuto. Uno di essi la calamità há annientato il gregge.Ma la sfortuna si accanisce nuovamente sul malcapitato: durante la notte, un'ospite inatteso... una volpe, si abbatte sul riparo di fortuna creato per sconfiggere il freddo.... la volpe decapita i tre agnellini e si perde la speranza che si possa ricominciare l'attività. Ci vogliono nuovi stimoli ed ecco l'aiuto di A.R.E.A. .Possono ricominciare la sistemazione di quanto distrutto dalla calamità.All'altra famiglia è pure stato devoluto una somma per la sistemazione primaria di quanto distrutto dal terremoto.Tra i pompieri e le famiglie soccorse si è instaurato un rapporto di stretta amicizia che dura ormai dall'inverno scorso.Ilrappresentante há porto i saluti ed i ringraziamenti per quanto fatto dall'A.R.E.A.La festa continua, ed e stata allietata da musica dal vivo, balli e canzoni abruzzesi. Vengono pure decantate le poesie scritte dalla socia Anna Menchini,applaudite calorosamente dai presenti.Tra noi emigranti abruzzesi vi è una profonda nostalgia della nostra terra di origine. Non é stato semplice espatriare in una nazione lontana; sono ca 600 km dalla capitale del Ticino, Bellinzona per rimettere piede nel suolo d'Abruzzo.Abbiamo sofferto di nostalgia ed all'epoca dell'espatrio l'integrazione per i stranieri era un “optional”. Vi erano disagi per farsi accettare dagli indigeni. L'Abruzzo è stata una regione che ha procurato moltissimi emigranti dalle nostre quattro provincie.Gli anni di convivenza, col passare del tempo, per la generosità, la rettitudine ed il farsi voler bene, gli emigranti abruzzesi si sono integrati pienamente nel territorio ed oggi sono stimati ed apprezzati.Grazie Ticino per quanto ci hai dato e quanto ancora ci darainel futuro.Un saluto che parte dal profondo del mio cuore ai conterranei abruzzesi che leggeranno queto spaccato di momenti gioiosi ma anche dicondivisione