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PIANO STRATEGICO NAZIONALE PER SCONFIGGERE DEFINITIVAMENTE IL FENOMENO MAFIOSO

In evidenza Francesco Macrì e il Generale Mori Francesco Macrì e il Generale Mori

Redazione- Partiamo con un elenco delle maggiori organizzazioni criminali in Italia:

  • MAFIA SICILIANA (COSA NOSTRA)
  • NDRANGHETA
  • CAMORRA
  • SACRA CORONA UNITA    

Queste sono le principali organizzazioni malavitose presenti nel nostro Paese, ma vorrei subito iniziare questa mia analisi con porre in evidenza una mia personale opinione che farà sicuramente grande scalpore.Si e’ sempre parlato in Italia di un sistema verticistico al comando e controllo delle grandi organizzazioni criminali, cosa a mio giudizio attualmente priva di fondamento e mi spiego.Per quanto riguarda la mafia siciliana, sono d’accordo che l’organizzazione era strutturata con una Governance diretta in sostanza da pochi elementi (cupola) mentre, tutte le altre entità criminali presenti sul territorio nazionale sono convinto essere prive di un vero e proprio direttivo. In sostanza un insieme di micro Leader per la gestione territoriale di piccole aree; nella camorra napoletana ad esempio, il comando verticistico ebbe fine dopo la cattura del boss Raffaele Cutolo, seguendo poi una grande frammentazione con la nascita di innumerevoli famiglie e/o gruppi egemoni del proprio orticello. Questo spiega il perché, come ad esempio anche in Calabria, abbiamo spesso assistito ad innumerevoli e sanguinose faide atte alle conquiste territoriali. Ritornando alla mafia siciliana, sono altresì convinto che ad oggi, differentemente da quello che sostiene una certa parte politica, Cosa Nostra è stata in linea di massima distrutta; il colpo mortale inferto dal R.O.S. dei carabinieri del Generale Mori e il capitano Ultimo, hanno di fatto smembrato l’intera organizzazione dando vita a piccoli gruppi di cani sciolti dove, la fantomatica figura di Matteo Messina Denaro, non assume più di fatto un potere di controllo centrale, ma solo su una piccola banda di latitanti disperati allocati spesso in bunker fatiscenti o in stalle per maiali. Attenzione, tutto questo però di certo non agevola affatto lo sforzo investigativo degli organi preposti ( PROCURE,DIA, DDA, CC,PS,GDF ecc) per il contrasto a questo fenomeno devo dire purtroppo squisitamente made in Italy, poiché il confronto non e’ più contro un unico signore della guerra, ma bensì contro tanti piccoli coyotes pronti a sostituirsi l’un l’altro dopo ogni cattura. E a tutto ciò, quale soluzione si può quindi mettere in campo? Prima di tutto è giunta l’ora di pianificare per la lotta alla mafia un vero e proprio “Piano Industriale”, e mi spiego. Lo Stato italiano deve finalmente iniziare a Contabilizzare il costo reale di avere al proprio interno questo vero e proprio cancro delle mafie che, diciamolo chiaramente, oltre che sottrarre vero e proprio PIL tramite una spaventosa evasione fiscale, allontana in maniera devastante qualsiasi Player internazionale disposto ad investire nel Bel Paese. Gli altri paesi europei, sono da sempre stati meta di grandi Gruppi industriali disposti ad insediare le proprie attivita’ commerciali al fine di sviluppare il proprio know how e conquistare nuovi mercati, a differenza di quanto sarebbe stato da noi possibile grazie a questa maledettissima criminalita’ organizzata. E tutto ciò quanto costa all’ Italia in termini occupazionali di ricchezza e quindi di PIL?? Ora, contabilizzando questa enorme perdita finanziaria, eradicare la mafia quanto costa? Poco a mio giudizio, anzi niente!! Come? Le semplici armi sono sostanzialmente due:

  • Utilizzare realmente una volta per tutte i ns Servizi Infornativi Interni (AISI) sfruttando a pieno regime il loro background sviluppato negli anni contro il terrorismo internazionale. Non aggiungo altro su questo tema per non violare la riservatezza riguardo informazioni di natura classificata.
  • Dare il via ad un Investimento Economico senza precedenti nei confronti del Pentitismo (collaboratori di giustizia, pentiti, vittime di mafia ecc. ecc.) per dare finalmente a questa figura strategica PROTEZIONE, DIGNITA’,REALE SOSTEGNO ECONOMICO, LAVORO, E SOPRATTUTTO SICUREZZA A TUTTI I COMPONENTI FAMILIARI CON UN REINSERIMENTO NELLA SOCIETA’ COME SOGGETTI PRIVILEGIATI. In sostanza, combattere il virus iniettando lo stesso virus, unica e vera arma letale contro le mafie. La storia ci ricorda e termino, che le Brigate Rosse furono decapitate grazie alla Competenza e Intelligenza del Generale Dalla Chiesa che grazie ai pentiti entrò nelle viscere dell’ organizzazione distruggendola. Falcone intuì che l’arma micidiale erano i collaboratori di giustizia, e grazie a Buscetta fece crollare la Cupola. Vogliamo chiedere al Capitano Ultimo per quale ragione riuscì ad ammanettare Totò Riina? L’ FBI distrusse la mafia americana grazie ai pentiti! Ora, inevitabilmente a queste mie affermazioni si alzerà in volo il solito sciame di critiche, guidato prevalentemente da soggetti ignoranti in materia, ma credetemi….non solo……………!

Nota finale: attualmente in Italia c’è una sola persona in prima linea davvero contro la C.O. ed è il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri!

                                                                                                                                                                        

Ultima modifica ilVenerdì, 05 Giugno 2020 19:59

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