CARSOLI,LA SALA CONSILIARE E IL MOVIMENTO NEOBORBONICO:”LA RISPOSTA”
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Carsoli-Caro Francesco, dato che ci conosciamo ti chiamo per nome e ti do del tu. Non è per amore di polemica che rispondo alle tue osservazioni, ma solo per chiarire un concetto che ritengo importante e che vale per tutti e per sempre così, almeno da parte mia, non ci torno su. Di fronte alla richiesta di spiegazione che ho rivolto all’Amministrazione Comunale di Carsoli, che nei giorni scorsi aveva concesso al movimento neo-borbonico la sala del Comune ed aveva portato il suo saluto per bocca della responsabile culturale Alessandra Zazza, tu hai considerato la mia richiesta come una censura alla libertà di manifestazione e di parola, scomodando niente meno che il filosofo illuminista Voltaire. Non è così. Io non avrei fiatato se costoro avessero fatto la loro riunione in altro luogo e se nessuno dell’Amministrazione avesse aderito alla stessa. Capiamoci. L’Italia è repubblicana, unita, democratica ed ha una Costituzione che, nella sua prima parte, accoglie e valorizza questi concetti fondanti la nostra Nazione. Se così è, tutti quei movimenti, neo-borbonici, neo-fascisti, neo-razzisti, neo-secessionisti, ecc. che quando non sono fuori della legge e allora vanno repressi, sono però fuori e contro i principi costituzionali, tutti costoro dunque hanno diritto ad ogni libertà, ma non hanno diritto, secondo me, ad utilizzare sedi della Repubblica italiana, ne’ ad avere adesioni da rappresentanti dello Stato per la loro azione politica. Dato che si propongono, non una legittima revisione storica, ma, se solo lo potessero, vorrebbero rifare la Nazione napoletana, il Regno delle Due Sicilie (ti dice niente il nome di Salvatore Giuliano?) e magari trovare qualche fantasma di Borbone da rimettere su un trono con Capitale Napoli o Palermo. Non parlano costoro solo di storia del passato, su una parte della quale anche io sono d’accordo in senso meridionalista, ma prefigurano, a modo loro, un futuro, sempre a mio parere, sciagurato per l’Italia. Che a coordinare la riunione ci fosse il mio simpatico conoscente, Professor Angelo Bernardini, soprannominato, guarda caso “zi prete” la dice lunga su dove si vorrebbe andare a parare. Saluti e comunque grazie per le tue osservazioni.