LE BANCHE ORA POSSONO ESPROPRIARE LE CASE GRAZIE AD UN NUOVO INTERVENTO DEL GOVERNO
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Redazione-Mentre in queste ore l'attenzione era tutta concentrata sulle Unioni civili e sui vari accordi intercorsi tra le parti per la sua attuazione, il Ministro Boschi mette in atto un decreto che sembra favorire gli Istituti bancari a discapito ancora una volta dei cittadini, privati ora delle poche tutele che ancora possedevano. Il Fatto Quotidiano ci riferisce di quanto sta accadendo nelle stanze dl potere e di come cambieranno i rapporti esistenti tra la banca ed il cliente, che sottoscrive un mutuo e di quelli che già l'hanno fatto, modificandogli di fatto in maniera unilaterale le condizioni anche per quei contratti già in essere.
Il Governo ripristina il "patto commissorio" e la possibilità che le banche esproprino la casa di proprietà
Ancora una volta adducendo la necessità di seguire le direttive Europee, il ministero che fa capo alla Boschi ha eliminato l'articolo 2744 del codice civile, quello che proibiva il "patto commissorio". Questo patto dice in sostanza che se il debitore non rispetta le scadenze, il suo bene ipotecato, tipo la propria casa, o dato in pegno diventa automaticamente di proprietà del creditore. Tutto ciò comporta che:
l'Istituto finanziario diventerà padrone del bene immobile in tempi rapidi e potrà disporne la vendita e soprattutto il prezzo per rientrare dei capitali.
il cambio di proprietario avverrà dopo il mancato pagamento di 7 rate anche non consecutive.
il decreto ha valore anche per i contratti di mutuo già stipulati, perché la modifica unilaterale sulla materia di cambio di proprietà per soddisfare un debito si può applicare anche per i testi già in essere.
Come difendersi, la risposta delle varie associazioni
Dopo la truffa delle Banche, come quella Etruria ed una soluzione ancora lontana da trovare da parte del Governo, ora questa legge a loro favore creà certamente malumori e preoccupazione. Le persone si sentono tradite dalle istituzioni e perciò le varie organizzazioni dei consumatori sono pronte a riunirsi per osteggiare questo decreto lesivo per loro. Nel frattempo l'associazione degli agenti immobiliari, la Fiaip, si è già mossa, facendo sentire la propria voce. Critica i termini del decreto, profondamente ingiusto verso chi in difficoltà, non permettendo al debitore di difendersi nelle giuste sedi. Accusa anche che facendo così si potrebbe compromettere il già precario rapporto di fiducia esistente tra consumatore ed Istituto di credito per le future stipule di contratti di mutuo. Auspicano, infine, buon senso da parte del governo, ripistinando le norme vigenti e permettere ai cittadini di poter credere ancora che la casa sia un bene imprescindibile, questo lo speriamo noi.
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