ISTAT:CRESCE IL PIL ,SCENDE IL DEFICIT.E IL FISCO PESA UN PO' DI MENO
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Redazione-L'Istat ha rivisto al rialzo di un punto base il tasso di variazione del Pil per il 2014, da -0,4 a -0,3%. Nel 2015, invece, il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.636.372 milioni di euro correnti, con un aumento dell'1,5% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è aumentato dello 0,8%, registrando una crescita dopo tre anni consecutivi di flessioni.I livelli in volume assoluto restano comunque ancora al di sotto di quelli registrati nel 2000.
Migliora invece il rapporto tra deficit e Pil, sceso nel 2015 al 2,6% dopo il 3% del 2014, restando in linea con le stime del Documento di economia e finanza del governo e scivolando ai minimi dal 2007: un dato che ci riporta dunque agli anni precedenti la crisi finanziaria. Il surplus primario, al netto degli interessi sul debito, si riduce invece all'1,5%, il più basso cioè dal 2011.
Scende la pressione fiscale - L'Istat dice poi che la pressione del fisco nel 2015 è stata pari al 43,3% del Pil, il livello più basso dal 2011, quando aveva segnato il 41,6%. Nel 2014 il rapporto era del 43,6%.
Debito sempre più in alto - Sale però il debito, che raggiunge quota 132,62%, il massimo dal 1995 (nel 2014 si era fermato al 132,5%. Il dato è inferiore rispetto alle previsioni del governo, che nella nota di aggiornamento al Def indicava un rapporto del 132,8%. In valore assoluto, siamo a 2.170 miliardi di euro, cifra mai toccata prima.
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