MAGDI CRISTIANO ALLAM: -IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE FEDELI SOSTIENE CHE L'ITALIANO DERIVA SIA DAL LATINO SIA DALL'ARABO-
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Redazione- L’Accademia della Crusca, la più antica accademia linguistica del mondo, costituita il 25 marzo 1585 a Firenze, che da oltre quattro secoli opera per salvaguardare la purezza della lingua italiana originale, ha denunciato il fatto che il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (Miur), attualmente retto da Valeria Fedeli, “promuove l’abbandono sistematico della lingua italiana”.
I linguisti dell’Accademia della Crusca sottopongono all’esame un documento “Il Sillabo programmatico”, pubblicato lo scorso marzo e dedicato alla promozione dell'imprenditorialità nelle scuole statali secondarie di secondo grado: "Più che un'educazione all'imprenditorialità, sembra promuovere un abbandono sistematico della lingua italiana e delle sue risorse nei programmi formativi delle forze imprenditoriali del futuro. Pare una sorta di contraffazione paradigmatica della cultura e del patrimonio italiano: è così che si vogliono promuovere e valorizzare le eccellenze italiane, il Made in Italy"? E ancora: «Questo pare il messaggio del Sillabo: per imparare a essere imprenditori non occorre saper lavorare in gruppo, bensì conoscere le leggi del team building, non serve progettare, ma occorre conoscere il design thinking, essere esperti in business model canvas e adottare un approccio che sappia sfruttare la open innovation, senza peraltro dimenticare di comunicare le proprie idee con adeguati pitch deck e pitch day". L’Accademia della Crusca denuncia un "sovrabbondante e non di rado inutile" ricorso all'inglese, una "meccanica applicazione di un insieme concettuale anglicizzante, a fronte di un italiano volutamente limitato nelle sue prerogative basilari di lingua intesa quale strumento di comunicazione e di conoscenza". Questa la conclusione dei linguisti: “Si usi maggiore rispetto nei confronti della lingua e della cultura italiana".
Ebbene questa è la risposta del Ministro Valeria Fedeli: «Non vi sfuggirà che il ricorso a termini stranieri è tutt’altro che “inutile” (come scrivete) qualora ci si riferisca ad ambiti strettamente specialistici. Nella storia delle lingue è sempre stato e sempre sarà così. Cosa sarebbe stato l’italiano senza i prestiti arabi o senza gli stessi latinismi?»
Cari amici, avete capito bene: il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, mette sullo stesso piano i “prestiti arabi” e i “latinismi” quali radici di pari rilevanza nella costituzione della lingua italiana. Possibile che la massima autorità preposta alla promozione della conoscenza, intesa in senso lato, non sappia che l’italiano è essenzialmente una lingua neolatina e che i “prestiti arabi” sono apporti integrativi e marginali nella struttura della nostra lingua? È una vergogna che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca non abbia né una laurea né il diploma di maturità, ma solo un diploma magistrale triennale. È uno scandalo che abbia mantenuto il suo prestigioso incarico dopo aver mentito sui suoi titoli di studio. Ma è un’umiliazione per tutti noi italiani essere governati da un Ministro che è a dir poco ignorante. Forse ora è chiaro che la Fedeli è stata appositamente designata a quell’incarico per condannare a morte la nostra lingua italiana, affermare il monopolio dell’inglese come lingua unica del mondo globalizzato assoggettato al Nuovo Ordine Mondiale della grande finanza speculativa. Dobbiamo insorgere a difesa della nostra lingua italiana, per salvaguardare la nostra cultura e porre un argine al declino della nostra civiltà.
Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.
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