INTERVISTA A TOMMASO FICHELE CHE CI PRESENTA IL SUO ULTIMO ALBUM -ANCORA E ANCORA-
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Redazione- Classe 1984, Tommaso Fichele ha iniziato la sua carriera artistica in teatro; è stato interprete in vari musical e spettacoli teatrali come canta-attore e nel 2012 è approdato, dopo aver girato i più famosi teatri italiani e l’Europa, in America..Insegnante di canto, teatro e musical presso Accademia dello Spettacolo e Musical di Baronissi (Sa), è stato membro presso la giuria del Festival di Castrocaro, Vocalist presso Studi RAI, Speaker Radiofonico e Talent Scout presso Radio CRC.Ha partecipato a programmi Mediaset e Rai (“Amici di Maria de Filippi”, "I raccomandati" con i Neri per Caso…. Ecc)Ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti importanti, riceve il Premio della Critica al Festival di Napoli 2017 New Generation:<<
Il primo canto napoletano è stato attribuito ad una sirena di nome Partenope, delusa per non essere riuscita ad ammaliare Ulisse, che, si fece legare all’albero maestro della nave per non cedere alle lusinghe di quel canto. In onore alla sofferenza di Partenope, che si lasciò morire dal dolore lungo la costa tirrenica, Napoli, venne battezzata dal canto di questa sirena, e si dice che da allora la musica non l’abbia più abbandonata. In un momento storico dove la musica soffre molto, quanto è ancora apprezzata e capita nella vostra città?
La musica a Napoli e’ vita si sente ovunque, dalle finestre, per le strade anche quando ci sta il silenzio c’e’ il mare che canta, Napoli e la Musica sono imprescindibili.
In che misura viene considerata come partecipazione alle serate musicali?
A Napoli ogni occasione e’ buona per cantare, battesimi, matrimoni, piazze, teatri, cene tra amici, a Napoli si canta sempre ma il nostro essere sempre allegri e solari non deve confondere le persone che a volte ci etichettano come “fannulloni”. A Napoli lavoriamo doppiamente, lavoriamo fisicamente nel quotidiano e sopratutto lavoriamo contro i pregiudizi della gente.
Alla fine della seconda guerra mondiale gli autori di canzoni classiche sono stati più stimolati a scrivere in italiano perché dicesi più commerciali. Dall’estero cominciano ad arrivare ritmi più audaci e accattivanti.Quando nel 1951 poi inizia il primo festival di SANREMO, Napoli pensa subito a costruirne uno proprio. Appunto il Festival di Napoli, che venne interrotto nel 1971, e poi ripreso nel 2015 con il nome di "Festival di Napoli New Generation”. Quanto è importante per voi , per la vostra città questa manifestazione?
Il Festival di Napoli nasce nel 1952 ma le canzoni napoletane sono sempre state all’avanguardia, basti pensare a Carosone che porto’ a Napoli ritmi e sonorità nuove che in Italia ancora nessuno aveva proposto.Il Festival di Napoli New Generation è una kermesse importante che dopo tempo e’ stato ripreso e riportato alla ribalta da Massimo Abbate figlio del grande cantante partenopeo di Mario Abbate. Penso che qualunque sia il modo giusto per veicolare la musica napoletana e’ ben accetto, importante e’ rispettare le tradizioni magari strizzando l’occhio al futuro.
E perché, nonostante la canzone partenopea sia arrivata in tutto il mondo, in Italia , specialmente al nord viene poco considerata?
Non e’ cosi! Importante e’ non confondere la musica napoletana con quella neomelodica. Al nord Italia si ascolta musica e si apprezza l’ arte napoletana e poi, come si fa ad etichettare Massimo Ranieri, De Filippo, Totò, Pino Daniele, Troisi, i fratelli Bennato e tanti altri come “solo” artisti napoletani, sono artisti mondiali che possono piacere o meno ma i numeri sono dalla loro parte. Il resto sono chiacchiere ed argomenti che preferisco non toccare.
Ora parlaci del tuo nuovo singolo “Ancora e Ancora”, tratta un tema molto importante, purtroppo toppo attuale.Ho letto che il tuo brano è la colonna sonora di “Niente Bugie Soltanto Verità”. Ce ne parli?
Tratta un tema purtroppo molto delicato e nel 2019 siamo stati la “voce” della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Niente Bugie Soltanto Verita’ è un progetto sociale, voluto fortemente dal Consigliere regionale Bruna Fiola, e che ha visto la fondamentale collaborazione della Regione Campania, dell’ Associazione Auser e la realizzazione di un video da brividi grazie a Film Commission Campania e Accademia di Belle Arti di Napoli.
E’ cambiato il ruolo della donna in una zona geografica dove fino a qualche anno fa si vedeva la figura femminile solo legata a ciò che riguardava la casa e l’accudimento della famiglia?
Zona geografica ? Il problema della violenza sulle donne non ha confini ne zone geografiche ma e’ mondiale. Quindi nessuna distinzione in zone.
Pensi che le donne cresciute in un luogo molto difficile come situazione sociale ed economica subiscano di più le violenze di altre cresciute e vissute in città più evolute culturalmente?
Forse la condizione sociale puo’ influire ma non è sicuramente l’unico fattore.Ci sono tanti fattori scatenanti e purtroppo ancora adesso non c’e’ la giusta soluzione per evitare migliaia di vittime.
Hai composto questo singolo in collaborazione con un altro cantautore napoletano che si chiama Mikele Buonocore.Quando vi siete incontrati, e quando avete deciso di collaborare?
Il brano mi e’ stato proposto da Ennio Mirra che lo ha prodotto ed arrangiato e Mikele Buonocore autore di testo e musica. Il primo incontro c’e’ stato nel 2018 poi si e’ lavorato fino al 2019 Inizialmente non mi sentivo all’ altezza di trattarlo ma alla fine il loro suggerimento e’ stato vincente.
Immagina di doverti trasferire all’estero, molto molto lontano da qui, ad esempio nell’America latina. Cambierebbe la tua musica?
Forse verrebbe contaminata ma non cambierei di una virgola la mia natura e il mio essere fiero della città nella quale sono nato.
Classe 1984, Tommaso Fichele ha iniziato la sua carriera artistica in teatro; è stato interprete in vari musical e spettacoli teatrali come canta-attore e nel 2012 è approdato, dopo aver girato i più famosi teatri italiani e l’Europa, in America.Insegnante di canto, teatro e musical presso Accademia dello Spettacolo e Musical di Baronissi (Sa), è stato membro presso la giuria del Festival di Castrocaro, Vocalist presso Studi RAI, Speaker Radiofonico e Talent Scout presso Radio CRC.
Ha partecipato a programmi Mediaset e Rai (“Amici di Maria de Filippi”, "I raccomandati" con i Neri per Caso…. Ecc) Ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti importanti, riceve il Premio della Critica al Festival di Napoli 2017 New Generation.
Il primo canto napoletano è stato attribuito ad una sirena di nome Partenope, delusa per non essere riuscita ad ammaliare Ulisse, che, si fece legare all’albero maestro della nave per non cedere alle lusinghe di quel canto. In onore alla sofferenza di Partenope, che si lasciò morire dal dolore lungo la costa tirrenica, Napoli, venne battezzata dal canto di questa sirena, e si dice che da allora la musica non l’abbia più abbandonata. In un momento storico dove la musica soffre molto, quanto è ancora apprezzata e capita nella vostra città?
La musica a Napoli e’ vita si sente ovunque, dalle finestre, per le strade anche quando ci sta il silenzio c’e’ il mare che canta, Napoli e la Musica sono imprescindibili.
In che misura viene considerata come partecipazione alle serate musicali?
A Napoli ogni occasione e’ buona per cantare, battesimi, matrimoni, piazze, teatri, cene tra amici, a Napoli si canta sempre ma il nostro essere sempre allegri e solari non deve confondere le persone che a volte ci etichettano come “fannulloni”. A Napoli lavoriamo doppiamente, lavoriamo fisicamente nel quotidiano e sopratutto lavoriamo contro i pregiudizi della gente.
Alla fine della seconda guerra mondiale gli autori di canzoni classiche sono stati più stimolati a scrivere in italiano perché dicesi più commerciali. Dall’estero cominciano ad arrivare ritmi più audaci e accattivanti.Quando nel 1951 poi inizia il primo festival di SANREMO, Napoli pensa subito a costruirne uno proprio. Appunto il Festival di Napoli, che venne interrotto nel 1971, e poi ripreso nel 2015 con il nome di "Festival di Napoli New Generation”. Quanto è importante per voi , per la vostra città questa manifestazione?
Il Festival di Napoli nasce nel 1952 ma le canzoni napoletane sono sempre state all’avanguardia, basti pensare a Carosone che porto’ a Napoli ritmi e sonorità nuove che in Italia ancora nessuno aveva proposto.Il Festival di Napoli New Generation è una kermesse importante che dopo tempo e’ stato ripreso e riportato alla ribalta da Massimo Abbate figlio del grande cantante partenopeo di Mario Abbate. Penso che qualunque sia il modo giusto per veicolare la musica napoletana e’ ben accetto, importante e’ rispettare le tradizioni magari strizzando l’occhio al futuro.
E perché, nonostante la canzone partenopea sia arrivata in tutto il mondo, in Italia , specialmente al nord viene poco considerata?
Non e’ cosi! Importante e’ non confondere la musica napoletana con quella neomelodica. Al nord Italia si ascolta musica e si apprezza l’ arte napoletana e poi, come si fa ad etichettare Massimo Ranieri, De Filippo, Totò, Pino Daniele, Troisi, i fratelli Bennato e tanti altri come “solo” artisti napoletani, sono artisti mondiali che possono piacere o meno ma i numeri sono dalla loro parte. Il resto sono chiacchiere ed argomenti che preferisco non toccare.
Ora parlaci del tuo nuovo singolo “Ancora e Ancora”, tratta un tema molto importante, purtroppo toppo attuale.Ho letto che il tuo brano è la colonna sonora di “Niente Bugie Soltanto Verità”. Ce ne parli?
Tratta un tema purtroppo molto delicato e nel 2019 siamo stati la “voce” della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Niente Bugie Soltanto Verita’ è un progetto sociale, voluto fortemente dal Consigliere regionale Bruna Fiola, e che ha visto la fondamentale collaborazione della Regione Campania, dell’ Associazione Auser e la realizzazione di un video da brividi grazie a Film Commission Campania e Accademia di Belle Arti di Napoli.
E’ cambiato il ruolo della donna in una zona geografica dove fino a qualche anno fa si vedeva la figura femminile solo legata a ciò che riguardava la casa e l’accudimento della famiglia?
Zona geografica ? Il problema della violenza sulle donne non ha confini ne zone geografiche ma e’ mondiale. Quindi nessuna distinzione in zone.
Pensi che le donne cresciute in un luogo molto difficile come situazione sociale ed economica subiscano di più le violenze di altre cresciute e vissute in città più evolute culturalmente?
Forse la condizione sociale puo’ influire ma non è sicuramente l’unico fattore.Ci sono tanti fattori scatenanti e purtroppo ancora adesso non c’e’ la giusta soluzione per evitare migliaia di vittime.
Hai composto questo singolo in collaborazione con un altro cantautore napoletano che si chiama Mikele Buonocore. Quando vi siete incontrati, e quando avete deciso di collaborare?
Il brano mi e’ stato proposto da Ennio Mirra che lo ha prodotto ed arrangiato e Mikele Buonocore autore di testo e musica. Il primo incontro c’e’ stato nel 2018 poi si e’ lavorato fino al 2019 Inizialmente non mi sentivo all’ altezza di trattarlo ma alla fine il loro suggerimento e’ stato vincente.
Immagina di doverti trasferire all’estero, molto molto lontano da qui, ad esempio nell’America latina.
Cambierebbe la tua musica?
Forse verrebbe contaminata ma non cambierei di una virgola la mia natura e il mio essere fiero della città nella quale sono nato>>.