LAGO DEL TURANO, L'ANTICO MISTERO "ANTUNI"
- Scritto da Ivan Cicchetti
- Pubblicato in TERRITORIO
- 0 commenti
Redazione-Vicino al borgo medievale di Castel di Tora, adagiata sulle sponde nord-orientali del Lago del Turano, si erge la suggestiva, affascinante, inquietante città fantasma di Antuni. Siamo nella Riserva Naturale del Monte Cervia e Navegna in cui non mancano sentieri per escursioni o per semplici passeggiate. Siamo nella valle del tartufo, dove in molti sentieri segreti si perdono i passi dei cacciatori del prezioso tubero.La zona di Castel di Tora ha visto la presenza dell’uomo sin dai tempi preistorici, come testimoniano i ritrovamenti di alcune cavità quali la Grotta Jannara.Le vallate furono successivamente sotto il controllo dei popoli sabini e, attraversata la storia dell'Impero Romano senza lode e senza infamia, raggiunse il vero sviluppo durante il periodo medievale. Nel profondo ed oscuro medioevo, intorno all'anno 1000, fu fondata la Castrum Antoni ed il paese arrivò a contare una numerosa popolazione, almeno per l'epoca, "ben più di mille abitanti". Per arrivarci prendete l'autostrada che da Roma porta all'Aquila, uscite al casello Carsoli-Oricola ed imboccate la S.S. 5 Tiburtina in direzione di Carsoli. Dopo circa 1 km svoltate a sinistra in direzione di Paganico Sabino-Castel di Tora. Dopo circa 15 km di una strada alquanto tortuosa, troverete un piccolo ruscello che ingrossandosi, man mano che lo seguirete, diventerà il lago del Turano. Al bivio che a destra sale al centro di Castel di Tora troverete sulla sinistra una piccola strada sterrata interrotta dopo circa 50 metri da una barra d’ingresso. Lasciate la macchina, la vostra razionalità, il vostro passato ed andate incontro ai fantasmi della città di Antuni. La camminata è lunga, ma ne vale la pena: giunti ad Antuni, tra il vento, lo scintillio lontano delle acque del lago, il silenzio che scivola dalle case scheletriche fino a mordervi vigliaccamente la schiena, troverete le rovine di un grande castello. Ora potrete rivivere il ricordo di un passato su cui la peste ha messo la parola "fine".Prima di ridiscendere alla ricerca della vostra razionalità (e della macchina), sole e diga permettendo e se sarete fortunati, nelle acque del lago potrete intravedere le ombre di case sommerse. Nelle sere di foschia molti dicono di aver sentito lamenti ed evanescenze levarsi dalle acque scure del lago. Forse sono le anime dei defunti che si cercano perchè nella parrocchiale di Antuni era in vigore l’uso di seppellire i propri cari in luoghi distinti: le donne venivano sepolte nei pressi della porta della sacrestia, gli uomini davanti all’altare e i bambini presso la porta dove sorgeva il battistero.....Che fosse una discriminazioni dell'epoca ? Le donne quasi fuor della porta. Oggi ridiamo di questo ma di cosa rideranno i nostri pronipoti ? Temo di moltissime cose.Se non siete tanto impressionanti ricordatevi che il lago è una riserva di pesca in cui spesso sono svolte gare nazionali e, dal momento che siete tornati alla realtà, andate a gustarvi tranquillamente un ottimo pasto in uno dei ristoranti che si affacciano sul lago. Per digerire niente di meglio di un bel giro per la cittadina di Castel di Tora oppure salite fino al paese di Ascrea ad assaporare il gusto delle cose buone di una volta. Se volete fare delle belle passeggiate non avete altro che l'imbarazzo della scelta ma attenti agli invitanti funghi che troverete ad ogni passo. L'emblema del mistero del lago armonizza un luogo splendido,pieno di sapori natura e storia, emozioni da scoprire .
Valle del Turano