INPS,PENSIONE ANTICIPATA A 62 ANNI:IL NUOVO MECCANISMO
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Redazione-Il "capitolo previdenza" allo studio del Governo sembra essere entrato nel vivo. Lo stesso Presidente del Consiglio, intervenuto a "Porta a Porta", ha dichiarato che "L'impegno del Governo è chiaro ed è: liberiamo dalla 'Fornero' quella parte di popolazione che accettando una piccola riduzione può andare in pensione con un po' più di flessibilità. L'Inps deve dare a tutti la libertà di scelta". L'idea del Governo, volta a creare una maggiore flessibilità in uscita per rilanciare l'occupazione, è anche quella di consentire, in caso di deroga ai tetti di età, una piccola riduzione dell'assegno Inps. Si andrà quindi - stando alle dichiarazioni - a dare un po' di spazio in più a chi vorrà avere maggiore libertà e disponibilità, ad esempio "la nonna che si vuole godere il nipotino".L'esecutivo si sta muovendo tra diverse opzioni.
USCITA FLESSIBILE CON PENALIZZAZIONI
Potrebbe essere attivata la famosa "uscita flessibile con penalizzazioni", ossia la possibilità di consentire il prepensionamento da 62 anni e tre mesi di età in presenza di un'anzianità minima di 35 anni. A fronte di ciò, il pensionato riceverebbe un assegno pensionistico inferiore del 2% sulla quota calcolata con il sistema retributivo: così sarebbe per tutti gli anni mancanti all'età di vecchiaia, momento in cui l'importo sarà ripristinato nella sua normalità.
QUOTA CENTO
L'altra idea in cantiere è attuare la famosa "quota cento", o meglio cento e tre mesi o 101 e tre mesi per gli autonomi, dove 'cento' rappresenta la somma di età anagrafica e anzianità contributiva, con la previsione di una maturazione di almeno 35 anni di anzianità contributiva e di almeno 60 anni e tre mesi di età anagrafica (61 e tre mesi per i lavoratori autonomi).
CONTRIBUTO ESTESO A TUTTI
Ancora, nel calderone c'è l'ipotesi del cosiddetto "contributivo esteso a tutti": estendere a tutti i lavoratori la facoltà di opzione per la liquidazione del trattamento pensionistico con il sistema di calcolo interamente contributivo (oggi prevista in via sperimentale fino alla fine dell'anno per le sole donne). In tal caso sarebbe necessario avere 62 anni e tre mesi di età con 35 anni di contributi.
PRESTITO PENSIONISTICO
Si parla infine del famoso "prestito pensionistico": chi ha 62 anni e tre mesi compiuti e 35 anni di contributi potrebbe andare in prepensionamento percependo un assegno temporaneo (700 euro al mese, per esempio) fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con successiva restituzione da parte del pensionato della somma complessivamente percepita con mini-prelievi sulla pensione finale.
COPERTURE
Ora è caccia alla copertura economica per far sì che i conti pubblici possano tenere a questa nuova previsione, anche se la riduzione della pensione dovrebbe fare la sua parte. Al momento però quelle dei tecnici sono solo ipotesi di studio. Anche se Renzi fa capire chiaramente il Governo è intenzionato a imboccare la strada della flessibilità per le uscite, a cominciare da quelle delle donne.
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