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POSTE ITALIANE: EMISSIONE FRANCOBOLLO LIS - LINGUA DEI SEGNI ITALIANA: Redazione-  Poste Italiane comunica che il 14 settembre 2024 verrà emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato alla LIS – Lingua dei segni Italiana, relativo al UN NUOVO ECCEZIONALE PROGETTO DI MARIO VESPASIANI - MYDIDATTICART - LABORATORI SULLA CONOSCENZA DI SÉ E DEL MONDO TRA ARTE: Laboratori sulla conoscenza di sé e del mondo tra arte visiva e scrittura Redazione-  Nell’ambito della seguitissima rassegna sul pensiero contemporaneo “Indipendenti, Ribelli e Mistici” ideata da Mara e Mario Vespasiani, che nel periodo estivo ha accolto nel Piceno numerose menti tra le più VASTO, CALA IL SIPARIO SU UIL CAMP 2024: Cento giovani sindacalisti in Abruzzo per confrontarsi su temi di grande attualità. Michele Lombardo (Uil Abruzzo): “Sono stati tre giorni entusiasmanti. Abbiamo dato il nostro contributo alla crescita della nostra regione”   Redazione –  Si è conclusa l’edizione 2024 di Uil Camp, il CHIETI INIZIO ANNO SCOLASTICO ALUNNI, MINORI, CON DISABILITÀ GRAVISSIMA, RICONOSCIUTI DALLA L. 104 ART. 3 COMMA 3, NON C’ERANO:  PROTESTA CONTRO  L’Amministrazione FERRARA  Redazione-  l'11 settembre a Chieti riaprivano le scuole primarie: ma gli alunni, minori, con disabilità gravissima, riconosciuti dalla L. 104 art. 3 comma 3, non c’erano. Il primo giorno di scuola non hanno avuto l'assistenza educativa quindi non DAL CONGO JOHNNY CHANCEL INCONTRA A PESCARA ADA MANES: Da novembre nuovi progetti condivisi a tutela degli albini discriminati in Africa Redazione-  Il Presidente dell’Associazione degli albini di Brazzaville, nella Repubblica del Congo, Johnny Chancel è in visita alla Ada Manes Foundation for Children ETS a Pescara il prossimo lunedì LA COLLINA DEI COCCI, IL NUOVO LIBRO DI DANIELE TURRINI: Redazione-  “La collina dei cocci”, il nuovo libro di Daniele Turrini, è una piccola gemma letteraria che intreccia poesia e musica in modo unico.Questa raccolta di sonetti "romanizzati" ci porta a riscoprire le vite di personaggi del passato e i UN EVENTO STRAORDINARIO AL TEATRO DE NARDIS DI ORSOGNA, IL 29 SETTEMBRE, CON LA FAMIGLIA SPINELLI E CON I: Redazione-  Dopo lo strepitoso successo del 10 aprile scorso al Teatro alla Scala di Milano, Alexian Santino Spinelli e suo figlio Gennaro saranno i solisti dello stesso concerto con gli stessi protagonisti al Teatro De Nardis di Orsogna il 29 VASTO, A UIL CAMP IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIERPAOLO BOMBARDIERI: Redazione-  “Non mi sento rassicurato dalle affermazioni di Tavares sul futuro degli stabilimenti italiani di Stellantis: ne stiamo parlando da tanto tempo, ma non siamo riusciti a mettere allo stesso tavolo, insieme, sindacati, azienda e governo. Ad oggi, non abbiamo TRUMP MESSO AL TAPPETO DAL FACT-CHECKING E DA HARRIS: Redazione-  “Una partita di tre contro uno. Una situazione truccata, come avevo previsto. Credo che la Abc dovrebbe perdere la licenza”. Così Donald Trump dopo il recente dibattito con Kamala Harris a Philadelphia. Nonostante l'attacco alla rete televisiva che ha POSTE ITALIANE: A ROMA E PROVINCIA RIPRENDONO I WEBINAR GRATUITI DI EDUCAZIONE FINANZIARIA SUL TEMA DEI CONTI DI CASA E: Redazione-  Riprendono nel mese di settembre, anche per i cittadini di Roma e provincia, gli appuntamenti gratuiti in modalità webinar di Poste Italiane sul tema dell’Educazione Finanziaria.L’obbiettivo dell’iniziativa è quello di divulgare e diffondere la cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale al fine

FRANCESCO: IL PAPA CHE FACCIAMO FATICA A CHIAMARE.... PAPA

Papa Bergoglio Papa Bergoglio

Redazione-Il suo tema cruciale non è il rapporto tra l’uomo e Dio, il mistero della fede e della resurrezione, l’anima immortale e Nostro Signore Gesù Cristo. Ma è l’accoglienza, i migranti, il soccorso ai poveri di tutto il mondo, il dialogo coi non credenti, o coi credenti d’altre religioni, a partire dagli islamici, la voglia di compiacere i media e lo Spirito del Tempo, più che lo Spirito Santo.È un papa estroverso, cioè ad uso esterno, che avvicina i lontani e allontana i vicini; anzi, a essere più precisi o caustici, che vorrebbe avvicinare i lontani ma intanto allontana i vicini, ossia i credenti e gli ipocredenti, i praticanti flebili e incerti.

Per carità, capisco che un Papa si richiami allo spirito originario del Vangelo e faccia prevalere le ragioni dell’umanità sulla realtà di una nazione, uno stato, una comunità. Lo faceva anche Giovanni Paolo II, e con compassata sobrietà anche Benedetto XVI.Ma Bergoglio fa un passo in più e si accoda all’ideologia dello sconfinamento di popoli, di culture, di sessi, di ogni limite. Come una qualsiasi Boldrini o un Mattarella, coi quali Bergoglio forma il Trio Accoglienza.Vuol trasformare l’Italia in un corridoio umanitario e l’Europa in un grande centro di accoglienza, tuona contro i muri altrui e dimentica di vivere nel sicuro recinto dalle Mura Vaticane…

Riconosco al papa due meriti. Il primo, di mostrare a volte una fede ingenua, parrocchiale, casereccia, che gli fa evocare la presenza di Gesù, della Madonna e anche del Diavolo nella vita quotidiana, come si faceva da noi una volta. Una fede domestica, un po’ naive e vintage.Bergoglio viene da un mondo che non è vecchio come il nostro, corroso dal nichilismo e dal cinismo.E poi, altro merito, Bergoglio critica il primato assoluto del mercato e del profitto, condanna l’egoismo del neocapitalismo, a volte sfiorando linguaggi che ricordano Peron più che la teologia della Liberazione. In questo prosegue l’opera dei papi precedenti, come la Sollicitudo Rei Socialis di Papa Woityla.

Per il resto, Francesco sta facendo precipitare la Chiesa cattolica verso un destino sindacale-umanitario, genere Emergency o sant’Egidio, da agenzia per la ristorazione filantropica universale; un ente spiritualmente spento che preferisce dialogare con i progressisti atei piuttosto che con i cattolici non progressisti.E senza convertire alla fede nessuno. La predilezione per il sociologo Bauman, l’amicizia con Scalfari e la preferenza dichiarata per il quotidiano la Repubblica ne sono testimonianze ulteriori. O il fatto che davanti a tanti massacri e persecuzioni di cristiani taccia o decida di adottare in Vaticano un gruppo di islamici, la dice lunga sulle sue priorità.O ancora, presentarsi come il papa del sorriso, dialogante con tutti e indulgente verso chi sbaglia, e poi far fuori chiunque nelle gerarchie ecclesiastiche non sia dalla sua parte o sia ritenuto conservatore, dimostra la sua doppia faccia.

Per non dire poi del suo assordante silenzio su temi che riguardano la vita e la morte, gli aborti e le mutazioni transgeniche, la propaganda gender, le coppie gay e le adozioni omosessuali, gli uteri in affitto e le fecondazioni artificiali, la nascita e la famiglia, che furono punti cruciali nel papato di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.Anche davanti a episodi clamorosi, sentenze assurde o manifestazioni popolari in difesa della famiglia e delle nascite, Bergoglio tace; ma è pronto invece a intervenire quando si tratta di questioni sindacali o controversie umanitarie, ecologiche, pacifiste, senza risparmiare la demagogia e il facile moralismo.Un papa dei migranti, un papa formato import-export, un papa-portiere alla reception dell’Albergo Italia. Bergoglio è ancora mentalmente rimasto al suo primo viaggio pastorale, a Lampedusa. Non si accorge che, tra denatalità e flussi migratori, si sta spegnendo la civiltà cristiana.Ma soprattutto su una questione il metodo Bergoglio si rivela inadeguato: non sta avvicinando o riavvicinando alla chiesa nuovi o antichi fedeli, non sta risvegliando le vocazioni e l’assiduità nel frequentare la messa. La scristianizzazione procede, le chiese restano deserte, i dati lo confermano in modo drammatico.

Lui suscita simpatia personale e mediatica, soprattutto tra i non credenti; ma il tifo del Bergoglio fan-club non si traduce in fede.Quando fu eletto Papa, noi sperammo che dopo un Papa teologo, intellettuale tedesco, lontano dal popolo dei credenti e vicino alle tempeste teologiche e filosofiche dell’Europa in crisi, arrivasse un papa più pastore, più comunicatore, meno legato alla crisi europea, venuto da altri mondi più giovani e lontani, meno pervasi dalla disperazione.Il pastore argentino, che già si presentava con l’astuta mossa di chiamarsi Francesco, sembrava poter rispondere a questo bisogno di ricominciare daccapo. Solo un gesuita avrebbe potuto farsi chiamare Francesco, un francescano non avrebbe mai osato tanto.

Ma questo Papa ben presto dimostrò di non avere grazia e lume nell’agire, nel muoversi, nel dichiarare; mostrò di non sopportare la tradizione, il rito, la liturgia, di rifiutare il sacro e di ridurre il santo a rivolta umanitaria. E l’esaltazione recente di don Milani e don Mazzolari ne sono la conferma.Senza considerare quel filo di gigioneria, di piacioneria, che lo caratterizza.Poi quei presagi nefasti, i due papi vestiti di bianco, lui che vive praticamente in albergo, la colomba dilaniata davanti ai suoi occhi, le brutte storie vaticane che riprendono a fioccare…È come se un’energia spirituale si stesse spegnendo, e due papi insieme si annullassero a vicenda.

Il papa emerito e il papa demerito…

fonte:stopeuro.org

Ultima modifica ilDomenica, 10 Settembre 2017 19:32

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