LA PREVISIONE DEI TERREMOTI: UNA SCOPERTA SULL'IMPENNATA DI CONCENTRAZIONE DI ARSENICO E FERRO NELL'ACQUA TRA SULMONA E POPOLI, POTREBBE ESSERE LA STRADA GIUSTA
- Scritto da Redazione
- Pubblicato in ULTIM'ORA
- 0 commenti
Redazione-Prima del terremoto di Amatrice l'acqua è cambiata: si è arricchita di ferro, vanadio e arsenico. Da marzo-aprile 2016 (la prima scossa è del 24 agosto), riporta Repubblica, la loro concentrazione in sette sorgenti e un pozzo tra Sulmona e Popoli (a 70-100 chilometri dall' epicentro) è aumentata fino a venti volte. Anche l'acidità si è accentuata, così come l'anidride carbonica. E le alterazioni sono proseguite dopo la scossa principale. Il livello delle falde acquifere è cresciuto di alcune decine di centimetri e il cromo si è aggiunto al mix di elementi misurati nelle sorgenti. Ora, dopo un anno e 76mila scosse, i valori sono tornati normali.
Marino Domenico Barberio, un ragazzo all'inizio del dottorato alla Sapienza, ha deciso di studiare i pozzi di Sulmona. "Dal 2015 una volta al mese", racconta il professor Petitta, "ha fatto il giro delle sorgenti per prelevare i campioni". Le zone di monitoraggio sono state scelte per la loro storia sismica, senz'altro turbolenta. L' estensione dell' Appennino che ha causato la sequenza di Amatrice ha aperto nel sottosuolo delle fratture a circa 10 chilometri di profondità. "Nelle sorgenti idriche a 3-4 chilometri - spiega Petitta - si sono infiltrate acque profonde, più acide perché contenenti anidride carbonica e ricche di elementi vulcanici, idrotermali. Questi elementi però non sono validi per ogni luogo. Ogni sito potrebbe avere la sua impronta. L'unico modo per accertarlo è
il monitoraggio di aree estese e per tempi lunghi".
Fonte:liberoquotidiano.it
Ultimi da Redazione
- DALL'8 GIUGNO IN MOSTRA AI MUSEI CAPITOLINI LUCRINA FETTI, UNA PITTRICE ROMANA ALLA CORTE DI MANTOVA
- MUSICA JAZZ A CASINA DI RAFFAELLO
- UN PREMIO E UN LIBRO PER RICORDARE IL PROF. MARIO PASTORE STOCCHI
- MATERNITA' E LAVORO | LA STORIA DI MELISSA PALMIERI
- IL 4 GIUGNO NELLA RUBRICA DIALOGHI IL LIBRO DI DARIO ACCOLLA