EUROPA, UN'INVASIONE IN TRE MOSSE
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Redazione-Alle elezioni politiche della prossima primavera i cittadini dovranno dimostrare quanto tengano al loro Paese. Italia rassegnata e in vendita oppure no? Mentre il ministro Minniti cerca di togliersi l’etichetta di “uomo di destra” e rilancia lo ius soli, gli sbarchi sono ripresi. Dopo qualche mese di tregua le coste italiane sono nuovamente prese d’assalto. Se è vero che al 31 ottobre sono arrivati 111.397 stranieri contro i 159.427 dell’anno scorso, con una riduzione del 30% circa, è altresì vero che aver puntato tutto sugli accordi con la Libia è stato un errore madornale.
Era facile capire che l’instabilità libica avrebbe, prima o poi, inevitabilmente portato alla ripresa delle partenze degli immigrati clandestini. La questione di fondo è però un’altra. Accanto ad un’invasione fisica è in atto una più subdola azione di persuasione non proprio occulta che vuole regalare l’Italia ai nuovi arrivati.
Primo, censurare. Bruxelles ha finanziato con una montagna di soldi, circa mezzo miliardo di euro, un progetto per combattere l’odio di cui sarebbero vittime gli stranieri, i migranti e i mussulmani. Bisogna occultare tutte le notizie che danno fastidio alla teoria buonista o perlomeno edulcorare i termini. Vietato parlare di immigrazione con un’accezione negativa usando parole come “orda” o “invasione”, si deve invece far risaltare gli aspetti positivi (quali?) dell’apertura indiscriminata dei nostri confini. Purtroppo per questi signori i fatti, crimini e violenze, parlano da soli!
Secondo, arrendersi. In alcune scuole medie friulane gli studenti hanno in dotazione un libro che dice: “Gli immigrati extraeuropei (africani, asiatici, sudamericani) rappresentano già oggi una parte consistente della popolazione giovane d’Europa. La vera sfida sociale e demografica del continente consiste nel passare il testimone: gli immigrati devono poter entrare nella società e nella economia europea a ogni livello professionale e civile; solo accettando gli immigrati l’Europa anziana permetterà l’esistenza dell’Europa futura”. Riassumendo. Dobbiamo passare il testimone, tirarci da parte, toglierci dai coglioni e fare spazio agli altri!
Terzo, farci comandare. Abdallah Khezraji, presidente di una associazione islamica e rappresentante della comunità marocchina in Veneto, ha spiegato come ormai dobbiamo accettare l’idea che tra qualche anno gli immigrati potranno rivestire ruoli politicamente rilevanti come quelli di sindaco o ministro. Quello che è successo a Londra dove un mussulmano, Sadiq Khan, è diventato primo cittadino accadrà molto presto anche in Italia. L’islamizzazione è già in atto!
Saremo presto chiamati a decidere chi deve guidare il Paese. A me sembra una scelta di campo tra chi ha calato le braghe, rinnega la propria storia, vuole regalare il proprio futuro e chi crede con coraggio di avere ancora molto da dire,
da fare e non si rassegna alla sottomissione.
Fonte:Ennio Castglioni-ilpopulista.it
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