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FOLLIA DI NATALE: GESU' SOSTITUITO CON -PERU'- NELLA CANZONCINA PER NON URTARE I BAMBINI ISLAMICI

Natività Natività

Redazione-Follia di Natale nella scuola primaria a Zoppola, una cittadina in provincia di Udine. La maestra di una terza elementare a modificato il testo della canzoncina di Natale, sostituendo Gesù con Perù, per non urtare la sensibilità dei bambini islamici. In questo caso è arrivata la netta presa di distanza del dirigente scolastico, in assoluto disaccordo sulla folle scelta della maestra. Non sono mancate le proteste dei genitori e dei cittadini, anche non credenti, indignati per l’accaduto. La parola Gesù sostituita con Perù per non urtare la sensibilità dei bambini stranieri. È accaduto alla scuola primaria Beato Odorico da Pordenone di Zoppola, precisamente in una classe terza, dove una maestra ha insegnato agli alunni una canzoncina di Natale modificandone il contenuto. Il testo della canzone in questione, “Minuetto di Natale”, contempla il termine Gesù, ma l’insegnante, pensando che potesse turbare chi non appartiene alla religione cristiana, ha deciso di eliminarlo sostituendolo con uno che, a giudizio dell’educatrice, non avrebbe messo in difficoltà nessuno.

Il caso a Zoppola 

La vicenda, con tutta probabilità, sarebbe rimasta all’interno della classe, se solo due fratelli che frequentano la terza in cui è avvenuto il fatto, durante il pranzo di Natale, non avessero iniziato a canticchiare la canzoncina imparata a scuola. Inizialmente i genitori non avevano fatto molto caso alla melodia intonata dai figli, fino a quando si sono accorti che c’era qualcosa che non andava: Gesù era sparito da “Minuetto di Natale” per lasciar spazio a Perù. Mamma e papà hanno chiesto spiegazioni e i bambini hanno risposto di aver appreso quel tipo di testo a scuola. La famiglia si è negativamente stupita e la notizia si è diffusa in paese oltre che, grazie al candidato sindaco di Autonomia responsabile Gianni Sartor, su Facebook. Sul social sono piovute critiche nei confronti della maestra e, più in generale, della scuola, rea, a giudizio di molti, di aver permesso quella che viene considerata a totale maggioranza una distorsione che si doveva evitare.

La dirigente: “Non ne sapevo nulla” 

È di questa opinione anche Armida Muz, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Zoppola (oltre che di quello di Brugnera, sempre nel Pordenonese). La coordinatrice non sapeva nulla dell’accaduto: una volta informata, ha verificato con l’insegnante per poi confermare la versione fornita dalla famiglia. «Non sono d’accordo con simili scelte – ha detto Muz -: se una canzone contiene il termine Gesù, non la si può modificare. Se si ritiene che certi tipi di testi possano arrecare disagi a qualcuno, si devono scegliere canzoncine senza determinati riferimenti. Ho parlato con l’insegnante che ha fatto imparare ai bambini la versione modificata di Minuetto di Natale: è una maestra valida e preparata, con ruoli importanti all’interno dell’istituto. Ha ammesso di aver sbagliato, è dispiaciuta e mi ha assicurato che una cosa simile non si ripeterà. Dal canto mio, l’ho richiamata verbalmente, visto che le sanzioni previste dall’ordinamento didattico, a mio parere, devono essere applicate per situazioni più gravi».

La rabbia dei genitori 

Non sono della stessa opinione i genitori dei bambini grazie ai quali il caso è emerso e, come loro, tanti cittadini di Zoppola e non soltanto, vista la diffusione via social dell’episodio. I commenti sono tutti dello stesso tenore: è inaccettabile un simile comportamento da parte di un’insegnante. C’è chi lo dice in termini morbidi, altri affidano lo stesso concetto a considerazioni più ruvide. Il dato di fatto è che l’episodio ha provocato profonda indignazione, e non soltanto tra i credenti. Anche chi non segue i dettami della religione cristiana, infatti, si è detto meravigliato in senso negativo della sostituzione del termine Gesù con Perù. Questo perché molti laici non rinnegano le radici cristiane della cultura e della tradizione locale. Alla fine, di conseguenza, quello che voleva essere un gesto di sensibilità verso i non cattolici si è trasformato in un autogol, con la diffusa speranza che rimanga un unicum. Zum ha assicurato che sarà così, e lo dirà formalmente agli insegnanti durante uno dei prossimi collegi docenti. «Impartirò precise direttive – ha concluso la dirigente scolastica – affinché simili situazioni non si ripresentino. Non ne sapevo nulla, non posso controllare tutte le canzoni scelte dalle insegnanti visto che ho la responsabilità, complessivamente, di oltre mille 300 alunni. In ogni caso, sono dispiaciuta e comprendo

chi si è sentito offeso dall’accaduto».

Fonte:riscattonazionale.net

Ultima modifica ilVenerdì, 05 Gennaio 2018 21:02

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