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L'IPOCRITA MACRON INCONTRA PAPA FRANCESCO IN VATICANO: -CORRIDOI UMANITARI PER I MIGRANTI-. SALVINI: -LUI E' BUONO, NOI NO-

Papa Bergoglio e Macron Papa Bergoglio e Macron

Redazione-L’ipocrita Emmanuel Macron, che respinge con la forza i migranti in Italia, incontra l’ipocrita Bergoglio, che invita gli Stati ad accogliere tranne al Vaticano: “Occorre aprire i corridoi umanitari per i migranti”. La replica irritata di Salvini: ““Oggi c’è in visita a Roma quel gentiluomo di Macron, sarà sicuramente lui in grado di accogliere tutti quelli che scappano. Lui è buono, non è come noi”.Una stretta di mano ha segnato l’incontro tra Emmanuel Macron e il Papa. La discesa del presidente francese a Roma, nel bel mezzo delle polemiche legate all’emergenza immigrazione, prevede una tappa in Vaticano, per farsi insignire del titolo di protocanonico d’onore del Capitolo lateranense.

Un titolo riconosciuto dai tempi dell’abiura del protestantesimo di Enrico VI a qualsiasi Capo di Stato francese, che contrasta però con lo spirito della legge del 1905 in base alla quale la Repubblica francese non riconosce né finanzia alcun culto religioso. Non a caso le polemiche non sono mancate, Oltralpe, nei confronti di Macron che ha accettato tale titolo. Dopotutto non va dimenticato che fu proprio il liceo gesuita dove studiò il giovinetto Macron il luogo dell’incontro con la futura moglie, Brigitte, all’epoca sua insegnante.

Oltre agli impegni vaticani, nessun altro incontro in agenda che preveda relazioni con i politici italiani. “Oggi c’è in visita a Roma quel gentiluomo di Macron, sarà sicuramente lui in grado di accogliere tutti quelli che scappano. Lui è buono, non è come noi”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matto Salvini. E ancora: “La Francia fino ad oggi ha parlato tanto ma ha combinato poco”. L’unico incontro romano di Macron oltre a quello con il Papa è stato quello con  delegazione della Comunità di Sant’Egidio, a Palazzo Farnese, poco prima di arrivare in Vaticano. Giusto il tempo di ricevere le giuste dritte, probabilmente, da un altro paladino del buonismo immigrazionista Andrea Riccardi, prima di andare a colloquio da Bergoglio.

Dopo l’incontro con la comunità di Sant’Egidio il suo presidente, Marco Impagliazzo, ha riferito che “Il presidente Macron ha menzionato i corridoi umanitari come un modello della politica di immigrazione legale, soprattutto per le persone che hanno bisogno di protezione umanitaria”.

Quel che è curioso è che l’incontro privato tra Bergoglio e Macron, durato una cinquantina di minuti. Un incontro insolitamente lungo, rispetto agli standard dei colloqui del Papa con i capi di Stato. Solo Obama si era intrattenuto più a lungo. Ed è stato caratterizzato da un clima amichevole, con tanto di abbraccio finale, nonostante le abissali differenze che separano i due. Paladino dell’immigrazionismo il primo, il re dei respingimenti l’altro. Una nota di colore, interpretabile come una frecciata dal Santo Padre al presidente francese, è stata data dal sacerdote della Segreteria di Stato Vaticana, incaricato di fare da interprete tra i due. Il Papa lo ha presentato al suo ospite affermando: “è stato molto tempo in Africa”. Quasi a voler ricordare il passato coloniale francese nel continente nero.Macron incassa e passa oltre. Del resto quel che importa a lui è trovare una sponda in tema di immigrazione, per poter continuare a respingere i barconi carichi di immigrati, e lasciare all’Italia l’onere dell’accoglienza. Con l’avvallo del Papa che non perde occasione per ricordare

i doveri cristiani, ma solo agli italiani.

Fonte:Anna Pedri-ilprimatonazionale.it

Ultima modifica ilMartedì, 03 Luglio 2018 21:51

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