COVID-19: COME CAMBIANO LE PRIORITA’
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Redazione- La speranza che il virus non resista alle alte temperature, così come paventato da alcuni virologi, sta portando tutti ad invocare il caldo dell’estate (fino a poco tempo prima il tema centrale era il riscaldamento Globale).Siamo alla ricerca di mascherine e guanti, anche chi lanciava l’allarme della plastica nell’Oceano (problema serio indubbiamente, ma che di fronte all’emergenza attuale diventa improvvisamente meno importante).Abbiamo paura adesso, tutti, perfino coloro che hanno definito allarmista, o fautore di terrorismo psicologico chi chiedeva che da gennaio venissero chiuse le frontiere, che venissero fatti controlli a tappeto a chi arrivava dalla Cina (che vi fosse stato perché cittadino cinese o persona di altra nazionalità recatasi in Cina per motivi di studio o di lavoro).Come un mantra su quasi tutti i profili social appare la scritta “Io resto a casa” (poi chissà se a casa ci stanno davvero).Vediamo sventolare la bandiera sui balconi, cantiamo inni e GIUSTAMENTE proclamiamo a gran voce il nostro amore per l’Italia.Però chi diceva “prima gli italiani” e chiedeva di difendere gli interessi dell’Italia in Europa era da considerarsi un pericoloso nazionalista, razzista e xenofobo.Tutto e il contrario di tutto a seconda dell’esigenza o dell’interesse del momento.Per fare un altro esempio, il danno economico che scaturisce dalla situazione attuale ha trasformato il debito pubblico da problema a necessità, perché per far fronte all’emergenza sanitaria, oltre che allo stop di tante attività (quasi tutte) e al problema economico che ne deriva, occorre spesa pubblica. Per combattere la recessione causata dall’emergenza Coronavirus, c’è chi ha teorizzato perfino l’“Helicopter Money”, ovvero soldi “a pioggia” che cadono nelle tasche dei cittadini (come a Hong Kong). Se serve, il debito pubblico può crescere. Ora è necessario.Per il momento dai 3 miliardi iniziali il Governo è arrivato a parlare di stanziarne 25, ma siamo ancora nel regno della teoria.Tuttavia quello che non è ben chiaro è perché l’Italia debba prostrarsi con l’Europa chiedendo l’autorizzazione a spendere anche solo 3 miliardi, mentre il Governo Tedesco – senza chiedere apparentemente niente a nessuno – ha stabilito di poter spendere “qualsiasi cifra dovesse rivelarsi necessaria” per affrontare l’emergenza sanitaria ed economica, a partire da 550 miliardi.Sarebbe interessante approfondire la questione. Forse la situazione economica della Germania è diversa e non desta le stesse preoccupazioni? Forse. O magari ci sono altre dinamiche, altri interessi a noi sconosciuti? Di certo c’è che l’Italia sembra essere da troppo tempo sotto sorveglianza speciale dell’UE e delle Agenzie di Rating.Eppure Direttive e Regolamenti non dovrebbero essere uguali per tutti gli Stati Membri?In ogni famiglia, in ogni comunità ci sono regole da far valere su tutti quelli che ne fanno parte. Per analogia lo stesso dovrebbe essere per gli Stati appartenenti all’Unione Europea.
Dovrebbe! Il condizionale è d’obbligo.
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