SCANDALO CSM, L’INCHIESTA PALAMARA RISCHIA DI TRAVOLGERE TUTTA LA MAGISTRATURA
- Scritto da Francesco Macrì
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Redazione- Sig. Macri’, possiamo chiedere la Sua opinione riguardo questo polverone che si e’ alzato intorno all’inchiesta Palamara?
<<Provo ad esprimere una mia opinione, anche se francamente come ben sapete preferisco sempre trattare temi di politica internazionale. Prima di tutto cerco di esprimere principalmente una sensazione più che un analisi su questa vicenda, che ho come Voi appreso semplicemente leggendo i giornali senza fare alcuna OSINT* ( raccolta e analisi delle informazioni mediante la consultazione di fonti di pubblico accesso*). Detto ciò ribadisco, che la mia sensazione maturata dopo tanti anni, che tra l’altro ho tramite il Vostro giornale più volte espresso e che oggi permettetemi ne stiamo avendo conferma, è che la magistratura ha troppe volte oltrepassato quel confine Istituzionale di propria competenza, sconfinando in maniera devastante nel territorio della politica. Quanti Governi partendo da mani pulite in poi sono capitolati a causa di inchieste giudiziarie? Quanti ministri sono saltati? Quante volte è stata infranta l’espressione popolare? A quante sentenze di piena assoluzione abbiamo poi assistito? E i tanti suicidi? Ragazzi queste sono sicuramente domande pesanti, che quantomeno devono tutti indurre ad una seria riflessione! Una piccola ma doverosa nota: qualche anno fa, il sottoscritto Francesco Macrì insieme ad altri soggetti imprenditoriali ed Istituzionali, è stato rinviato a giudizio presso il tribunale di Spoleto per tentata truffa ai danni di un Governo Estero con l’aggravante di associazione a delinquere. Anni di intercettazioni, rogatorie internazionali, pedinamenti e quant’altro, e poi? Sentenza: tutti assolti perché il fatto non sussiste!!! E allora perdonatemi, ma alla luce del teatrino al quale stiamo assistendo, posso esprimere forti perplessità di fronte alle inchieste ad esempio su Matteo Renzi, Matteo Salvini, il Generale Del Sette, e tanti..tanti tanti altri? Termino ricordando a tutti che il 14 novembre del 1991 il Presidente picconatore Francesco Cossiga ritirò la Convocazione di una riunione del Plenum nella quale erano state inserite cinque pratiche sui rapporti tra i capi degli uffici e loro sostituti sull’assegnazioni degli incarichi; Cossiga, leggo testualmente, riteneva che la questione non era di competenza del Plenum e avvertì che se la riunione avesse avuto luogo avrebbe preso “Misure Esecutive per prevenire la consumazione di gravi illegalità”. I Consiglieri del CSM si opposero con un documento e si riunirono. In piazza indipendenza, alla sede del CSM, affluirono i blindati dei carabinieri insieme a due colonnelli dell’ Arma inviati a seguire la seduta! Fortunatamente grazie all’intervento del vicepresidente Galloni la discussione venne bloccata. Mi permetta Direttore e concludo davvero, passano i giorni, passano i mesi, passano gli anni…. ma riascoltando oggi le interviste a Bettino Craxi e Francesco Cossiga che indicavano dei “ Clan Giudiziari e dei Clan dell’ Informazione” quali “nuove” forze di potere in Italia, è giunta forse l’ora per una profonda riflessione>>.
Grazie Macri’, davvero sempre più interessanti le Sue opinioni!