FRANCESCO MACRI'| BEIRUT COME L' 11 SETTEMBRE
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Redazione - Chiediamo oggi al nostro esperto di Intelligence Francesco Macrì se dall' alto della Sua esperienza ci aiuta a comprendere quanto accaduto a Beirut.
<<Sicuramente ci troviamo dinnanzi ad un evento sul quale rimane difficile in così poco tempo fornire una esatta o almeno attendibile interpretazione sulle cause di questa esplosione, ma proverò comunque ad avanzare alcune ipotesi. Da quanto ho appreso tramite fonti aperte, stiamo parlando della deflagrazione di 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio, composto chimico che viene utilizzato come fertilizzante, ma anche per produrre l' Ammonal e l' Anfo due potenti esplosivi. Questa pericolosa sostanza ha precedenti illustri e non sarebbe la prima volta che viene utilizzata per compiere attentati, soprattutto in uno scenario quale quello Libanese, teatro da sempre di terribili attentati. Ora, e' bene intanto sapere che le forze che si fronteggiano in maniera ostile in questo martoriato Paese sono innumerevoli, a partire dai padroni di casa ovvero gli Hezbollah, organizzazione paramilitare libanese divenuta successivamente un partito politico sciita, squisitamente filo iraniano, storici nemici di Israele, il quale annida in questo luogo da sempre il proprio ed efficientissimo Servizio Segreto ( Mossad). Ed ancora presenti nell' area i Servizi di mezzo mondo quali quelli americani, francesi, siriani, egiziani, russi, inglesi ecc. ecc. e tutti, e dico tutti, interessati ad una Presenza strategica forse nel luogo piu' pericoloso al mondo. Non mi addentro nella spiegazione geopolitica di quanti interessi ruotano su questo fazzoletto di terra, in primis ricco di acqua, ma posso soltanto dire che qualsiasi organizzazione terroristica ha da sempre trovato in Beirut luogo di grande ospitalità. Certamente è piu' che mai evidente a mio giudizio che il momento storico e' molto delicato, sia per l’attrito USA IRAN, sia per la questione siriana che non trova ancora una definizione, soprattutto dopo l'attacco sferrato ultimamente dalla Turchia, e la massiccia presenza russa a Damasco, per poi aggiungere la fragilità politica di Israele ( caso Netanyahu) che inevitabilmente determina instabilità in tutto lo scenario libanese. Ma di una cosa sono certo, anche per esperienza personale, non potro' mai immaginare che 2.700 tonnellate di materiale esplosivo possa esser passato inosservato al MOSSAD, Servizio Segreto piu' efficiente al mondo, che proprio in quel luogo,
zona portuale, e' massicciamente presente e monitora ogni centimetro di terra......!>>.
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