COVID 19 - LA TESTIMONIANZA DI UNA GIOVANE TIROCINANTE INFERMIERA
- Scritto da Ivan Cicchetti
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Redazione- Oggi ho il piacere di intervistare la giovane Sara D'Alba, Calabrese di origine, ma Piemontese di adozione. Sara si è trasferita a Torino, per conseguire gli studi universitari presso l'università Antonio Rosmini, indirizzo di scienze infermeristiche. Attiva in diversi reparti dell'ospedale Molinette, CTO, Martini, Gradenico, Santa Croce di Moncalieri.
<<Grazie Sara per questa intervista
Come è stata la situazione pre Lockdown a Torino?si parlava di Covid?
Quando è successo in Cina, non ci preoccupavamo, perchè pensavamo che in Italia non fosse mai arrivato, e sopratttutto non pensavo di esser in pericolo in corsia. Appena è uscita la notizia del primo caso in Italia, io ho visto in metro sciene abbominevoli di razzismo in metro. Alla vista di un cinese, si scatenava il vuoto intorno a loro. Oppure i ristorante di sushi e attività commerciali cinesi erano completamente vuoti.
Dalla notizia del primo positivo, come è cambiata la situazione della struttura ospedaliera?
All'inizio, come ogni altra struttura in Italia, era impreparata alla recezione di questa tipologia di malati. Poi, dopo il caso dei due positivi al Regina Margherita, si sono attuate maggiori norme di sicurezza. Poi con il passare del tempo, hanno iniziato a fare un isolamento di corte, un reparto esclusivo per i malati di Covid 19, mentre all'inizio erano tutti insieme. Tutto è cambiato, anche nella normativa presso la recezione del 118.
La città come ha reagito alla situazione?
Molti episodi di razzismo, contro la comunità cinese. In metro la gente, alle prime notizie si distanziava. L'assalto dei supermercati è stato, come in tutta Italia, una psicosi di genere.A Torino i giovani, comunque continuavano a fare la normale vita sociale, senza dare un vero valore di allarmismo alla situazione.
Ha avuto piu' paura di contrarre il Covid, o piu' paura della reazione della gente al virus?
Entrambe le cose, paura di prendere il virus perchè scendendo a casa in Calabria, ed avendo dei nipotini piccoli, e mio padre cardiopatico, avevo paura di portalo con me. Paura anche della reazione della gente alla situazione.
Una volta scesa in Calabria, ha notato differenze di reazione, della gente, tra le due ragioni nei confronti del virus?
La differenza sostanziale è stata che Torino l'ho vissuta all'inizio della pandemia, all'inizio erano tutti sprovvisti e senza notizie reali, poi con il passare del tempo tutti hanno attivato le dovute precauzioni, con mascherine, distanziamento e igienizzante. Le norme erano dettate soprattuttto dagli esercenti, che obbligavano i propri clienti all'uso dei dispositivi. Tutto questo non l'ho ravvisato nella mia terra. Infatti, nessuno usa la mascherina, solo nei supermercati ti obbligano all'uso della stessa per entrare. Nei negozi, oltre al disinfettante, non ci sono altre normative, come l'obbligo dell'uso della mascherina e del distanziamento di sicurezza. Torino, per riattivare l'economia della città, e un ritorno alla normalità, sempre con le dovute norme di sicurezza, ha disposto diverse iniziative socio culturali, mentre tutto cio' non riesco ad osservallo nella mia regione .
Perchè questa differenza di visione tra le due regioni, forse ci sono pochi controlli delle forze dell'ordine per l'attuazione dei dispositivi?
Sicuramente, perchè in molti locali non ci sono nessun tpo di norma, ma credo che alla base manchi la cultura di gestione della singola persona nei confronti della pandemia. Mentre a Torino le persone usano, tutte, le precauzioni qui nella mia regione, la Calabria, soltanto un numero molto limitato di esse le attua.
Lei a fine Agosto tornerà, per continuare gli studi a Torino, cosa pensa del futuro della pandemia? finirà o ci sarà una ricaduta?
Purtroppo penso che questa pandemia sarà con noi ancora per un periodo, ma sicuramente bisognerà conviverci, stando sempre in allerta
Con il virus sono cambiate molte norme igienico sanitarie nei locali, come la continua igienizzazione delle mani e dei tavoli e banconi, tutto cio' è , forse, l'unico aspetto positivo di questo dramma, cosa ne pensa?
Si, almeno adesso abbiamo una maggiore igienizzazione degli ambienti, un maggior rispetto sanitario, e soprattutto una maggior schermata igienizzante . L'aspetto positivo di tutto ciò soprattutto l'igienizzazione dei mezzi pubblici, dove ogni giorno ci sono persone
di diverso aspetto ed indirizzo>>.
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