BONUS ASILO E BABY-SITTER DI 600 EURO: COME FARE LA DOMANDA ALL'INPS
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Redazione-Bonus 2016 previsto dalla Legge di Stabilità per pagare asilo nido o la baby sitter: dal 1° febbraio è possibile richiederlo sul portale dell'Inps. Il bonus è rivolto a tutte le madri lavoratrici e permette di avere 600 euro al mese, somma con la quale lo Stato contribuisce alle spese per baby sitter e asili nido ed è rivolta a coloro che non usufruiscono del periodo facoltativo di maternità. La novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 è la possibilità di far usufruire di questa agevolazione, oltre le dipendenti del settore pubblico e privato, anche le lavoratrici libere professioniste iscritte alla gestione separata dell’ Inps.Le domande per ricevere il bonus possono essere presentate all’Inps entro fine anno e in relazione all’ esaurimento dei fondi stanziati dal governo che sono per quest’anno pari a 20 milioni di euro. L'unica possibilità per la richiesta è tramite il sito internet dell'Inps con il relativo codice di identificazione personale o attraverso l’aiuto del supporto tecnico dei patronati presenti su tutto il territorio, ricordando che per la domanda è richiesta la presentazione dell’Isee.Sono previste delle regole da seguire per poter usufruire del bonus statale a seconda dell’utilizzo che se ne vorrà fare: per i bonus per servizi di babysitting, l'ente erogatore corrisponderà alla madre l'equivalente del contributo in voucher per il pagamento della lavoratrice, che a sua volta potrà riscuoterli presentandoli presso qualsiasi ufficio postale entro i 24 mesi dalla data della loro emissione. Per i bonus per pagare la retta dell'asilo nido è indispensabile che il bambino del richiedente sia già iscritto, prima di presentare la domanda, ad una delle strutture accreditata nell'elenco degli asili che è a sua volta reperibile sul sito dell'Inps. Saranno indispensabili oltre ai dati anagrafici del bambino una serie di informazioni più dettagliate come ad esempio, nel caso di adozione o affidamento nazionale del bambino, le relative date del suo iter burocratico. È inoltre richiesta la data dell'ultimo giorno di congedo di maternità riferito al minore indicato e periodi di congedo parentale eventualmente già fruiti, i dati del datore di lavoro unitamente ai dati relativi al proprio inquadramento contrattuale.
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