INTERVISTA ALLA POETESSA E SCRITTRICE ALESSANDRA IANNOTTA
- Scritto da Barbara Scrdilli
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Redazione- È in libreria e negli store digitali “Panni al vento”, il nuovo libro di Alessandra Iannotta pubblicato da L'Erudita. Una raccolta di centouno poesie scritte in questi ultimi cinque anni. Sono tutte fotografie di attimi rubati al divenire delle cose. Briciole di umanità trasformate in polveri di stelle e ora perle preziose da custodire e ritrovare oltre il tempo.Con lei, abbiamo fatto una chiacchierata per sapere qualcosa di più su questa raccolta di poesie che vede la prefazione di Maura Locantore.
L’INTERVISTA:<<
Quando hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?
Fin bambina ho amato la poesia. Scrivo poesie fin da quando ero alle elementari. Dopo l’università ho preso la penna per fare altro e ho iniziato a scrivere atti giudiziari. Nel 2014, dopo una brutta avventura, sono tornata alla mia grandissima passione, scrivere poesie, ma questa volta ho avvertito l’irrefrenabile desiderio di condividerle, pubblicandole sui social.
Ho seguito il prezioso consiglio di un Professore di Lettere e ho così iniziato a scrivere anche racconti brevi, poi un romanzo e ora penso che non mi fermerò più!
Cos’è per te la poesia?
La poesia è un lampo, un brivido che ti attraversa quando riesci a vedere l’invisibile perché ti apri all’ascolto.
La poesia è la musica delle parole che danzano abbracciate ai pensieri per regalare leggerezza e gioia.
La poesia è in tutto ciò che ci circonda quando riusciamo ad andare oltre ciò che appare per cogliere la meraviglia dell’essere.
La poesia è sintesi, la vita è sintesi, la poesia è vita!
Che cosa occorre per diventare un poeta?
Nulla. Penso che essere poeta, così come essere artista in qualsiasi declinazione della creatività, sia un dono. Sono convinta che un poeta, al pari di un pittore, di uno scultore e di ogni creativo, riceva qualcosa da una sfera dove siede regina l’intuizione e dove non parla troppo la nostra mente razionale.
Dobbiamo solo cercare dentro di noi ciò che ci rende una persona migliore...
Quali poeti hanno ispirato il tuo percorso?
Dante, Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo
Nel 2015 hai pubblicato un libro di poesie in prosa, finalista alla prima edizione del Premio Internazionale di poesia Sulle Orme di Léopold Sédar Senghor. Parlaci di “Sangria al grippiale”.
“Sangria al grippiale” è un racconto poetico. La storia si snoda nelle vicende di una bambina, Gea, capace di parlare con le cose, crescendo Gea diviene una adolescente sognatrice, per poi ritrovarsi una donna consapevole del suo valore.
All’inizio di ogni capitolo della storia ho inserito una poesia che ne costituisce la chiave di lettura. A sua volta, la poesia che precede il breve racconto poetico, trova il suo sviluppo proprio nel racconto stesso.
“Panni al vento” è la tua nuova raccolta di poesie, che vede la prefazione di Maura Locantore. Qual è stato l’input che ti ha spinta a scrivere questo libro?
Tutte le poesie all’interno di “Panni al vento” erano state già pubblicate sui social ed apprezzate da un pubblico sempre più numeroso.
Ho avuto così il desiderio di raccogliere un discreto numero di quelle poesie e, senza voler dare loro alcun ordine, ho pensato di pubblicarle nella speranza di una loro più ampia condivisione.
Qualche anticipazione per i tuoi prossimi lavori?
Ho ultimato il mio secondo romanzo che mi auguro possa essere pubblicato a breve. Sarei felicissima di pubblicare una nuova raccolta di poesie. Mi piacerebbe scrivere un libro di favole e vorrei fare degli audiolibri per bambini, per ragazzi, per tutti!
Per chiudere l’intervista, ci regali qualche tuo verso amato?
Da “Panni al vento”
Ali
Il mondo si veste di colore
solo quando decidiamo
di incominciare a volare>>.