- ACCADIMENTI - | QUEL RESPIRO DELLA NATURA CHE DIVENTA POESIA
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Redazione- Prendersi del tempo per guardarsi dentro, analizzare il proprio “io”, rallentare dalla frenesia quotidiana assaporando la bellezza delle piccole cose. E’ questo il senso dell’opera “Accadimenti” di Maria Rosa Precerutti, che arricchisce la collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore anche nella sua versione e-book. «La mia silloge - spiega l’autrice di Milano, dottoressa specializzata in Psicologia - ha una intenzione introspettiva, lontana da valenze consolatorie. La scelta del titolo e l’idea di scrivere questa opera sono connessi al pensiero degli avvenimenti casuali e imprevisti che il tempo comporta». Versi che traggono ispirazione dalla natura, non nel suo stato ma nell’alternarsi delle stagioni, testimonianza del tempo che scorre inesorabile. In questo modo il luogo stesso diventa tempo. «La poesia consente di aprire il cassetto della memoria dove i ricordi possono essere frammentati, episodici, ma dove si sedimentano le emozioni. Anche se, dal momento che la dimensione delle mie composizioni è la soggettività, non riesco a misurarmi con il tema dell’immortalità del reale». Altrove, le immagini di luoghi o della natura sono trasposizioni simboliche, metafore, descritte con un linguaggio diretto, evocativo e sintetico, in cui realtà e creatività si intrecciano in un reciproco dialogare.
«La poetessa, cullata dai sogni - scrive, nella Prefazione il professor Hafez Haidar, pluricandidato al Premio Nobel per la Letteratura, arabista e scrittore noto per la traduzione del best seller “Le mille e una notte” - si chiede a quale destino vada incontro una sua poesia che, appena nata dalla mente, diventa prigioniera di un foglio. I suoi versi cercano la libertà, desiderano spiccare il volo nell’orbita dei cuori e dell’infinito spazio con la leggerezza di un usignolo, dimenticandosi di lei».
Le poesie si muovono con passo leggero, accompagnate da immagini semplici ma sorprendentemente evocative. Maria Rosa Precerutti sembra interrogare continuamente il limite: il confine tra visibile e invisibile, tra parola e silenzio, tra ciò che resta e ciò che si dissolve. Accadimenti si configura così come una raccolta che chiede al lettore di rallentare. Di fermarsi abbastanza a lungo da percepire il fruscio di una metamorfosi, il battito lieve di un dettaglio che altrimenti passerebbe inosservato. È un invito a riconoscere la poesia laddove di solito non la si cerca, a scorgere in ogni minimo evento un varco verso qualcosa di più grande, un incontro tra il mondo e la nostra capacità di ascoltarlo. E sta proprio in questo la bellezza della scrittura: la possibilità di scorgere sempre nuovi significati. «Credo che la poesia lasci sempre qualcosa di inespresso, in quanto può consentire anche a chi la legge la possibilità di diventarne il soggetto».
“Accadimenti” sarà in esposizione negli spazi Aletti Editore al Salone Internazionale del Libro di Torino, che tornerà ad animare il Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2026. «Un insieme di visibilità e curiosità - commenta l’autrice, in riferimento alla più importante fiera dell’editoria italiana -. Vedere ed essere visti attraverso le parole. Vorrei trasmettere al lettore l’importanza di ritrovare, per sé stesso, un luogo/tempo di riflessione e di emozione».
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