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EMISSIONE FRANCOBOLLO FRANCO FRATTINI: Redazione- Poste Italiane comunica che oggi 27 marzo 2023 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo commemorativo di Franco Frattini, relativo al valore della tariffa B zona 1 pari a 1,25€. Tiratura: duecentocinquatamilaventi esemplari. Foglio da FONDAZIONE CASSAMARCA | IL MESE DELLA MONTAGNA: Redazione- Dall’1 al 30 aprile Casa dei Carraresi ospiterà “Il Mese della montagna”, iniziativa voluta dalla Fondazione Cassamarca per celebrare il legame tra Treviso e la montagna.Si ricorda, infatti che la Fondazione Cassamarca, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa DAL 17 AL 22 APRILE LA CASA DEL PODCAST DI TECHNOTOWN OSPITERA' LA SETTIMANA DEL PODCAST: Redazione- Dal 17 al 22 aprile 2023 la Casa del Podcast di Technotown, hub della scienza creativa di Roma Capitale, ospiterà la seconda edizione della Settimana del Podcast, il più grande evento capitolino dedicato al mondo dei Podcast e al BONUS TRASPORTI, FINA | E' UNO SCANDALO CHE SIA LETTERA MORTA, GOVERNO PROVVEDA: Redazione- “Non bastava l’abbassamento del tetto da 35 a 20mila euro per accedervi, non sono finora bastate due nostre interrogazioni per provvedere alla sua operatività, che era prevista il 14 febbraio scorso. Il bonus trasporti è ancora scandalosamente lettera morta. L'ISWEB AVEZZANO RUGBY, CHE GRINTA | VITTORIA ALL'ULTIMA AZIONE IN TRASFERTA CONTRO IL CENTUMCELLAE CIVITAVECCHIA: Redazione-  L'Isweb Avezzano Rugby espugna lo stadio "Moretti Della Marta" di Civitavecchia ed è sempre più sola al quarto posto in classifica. Una vittoria sudata, arrivata all'ultima azione disponibile dopo che più volte, durante il match, i gialloneri sono stati YOURBAN 2030 E MYLLENNIUM AWARD LANCIANO IL CONTEST | M- FACTOR : MOVE FORWARD: Le candidature fino all’8 maggio su myllenniumaward.org, sezione My city, premio speciale Yourban2030. Redazione- Camminare, pedalare, usare i mezzi pubblici e il car sharing: l’M Factor è uno dei fattori fondamentali delle smart city del futuro e per sensibilizzare ancora una volta LA PRIMA DOMENICA DI APRILE INGRESSO GRATUITO NEI MUSEI CIVICI E SITI ARCHEOLOGICI DI ROMA: Redazione- Il 2 aprile, prima domenica del mese, entrata gratuita per tutti nei Musei civici e in alcune aree archeologiche della città come il Circo Massimo (dalle ore 9.30 alle ore 19, ultimo ingresso alle 18) e i Fori Imperiali PROMOZIONE GIRONE B CORSA SALVEZZA, IL PIANELLA CI CREDE: Mister Fanì: “I ragazzi stanno bene, complimenti a Cicconetti che ha sostituito l’infortunato d’Ettore” Redazione- Corsa per la salvezza serratissima nel girone B di Promozione e il Pianella Calcio è ancora lì dopo il buon pareggio contro la Turris Calcio Val FRANCESCO BUZZOLAN | APPUNTI DI VIAGGIO: Redazione- È disponibile in libreria e negli store online “Appunti di viaggio” (CTL Editore) la nuova avventura editoriale di Francesco Buzzolan che contiene un mix tra “istruzioni per l'uso” e un saggio dedicato al viaggiatore professionale (e non). Questo testo LA RACCOLTA DI POESIE DI GIANPIERO GRASSO: Redazione- Ad un passo dalla vita è la splendida raccolta di poesie dell’autore e Direttore editoriale Gianpiero Grasso.Un inno alla vita, o meglio ancora un ringraziamento alla vita, alla famiglia e all'amore.Gianpiero Grasso è un ciclone in piena evoluzione, ha

PER GLI ECONOMISTI TEDESCHI E FRANCESI L'EURO E' UNA CATASTROFE: SERVIRA' UNA BAD BANK PER GESTIRE L'ITALEXIT

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Redazione-«All’Italia conviene tornare alla lira». Lo sostiene il tedesco Marc Friedrich, consulente finanziario di fama, in una intervista a “Sputnik Deutschland”. Non solo l’Italia, affondata da un tasso record di debito e disoccupazione, ma «tutti i paesi del Sud Europa starebbero meglio con una moneta sovrana invece che con l’euro. Questi paesi, con i limiti imposti dalla Banca Centrale, non vedranno mai quell’inizio di crescita che permetterebbe loro di rimettersi». Marc Friedrich è co-autore di un saggio “Der groesste Raubzug der Geschichte”, che è stato un best seller nel 2012. «Già allora dimostravamo che l’euro non funziona. Adesso vedo che, per la prima volta, in Italia il concetto di Italexit non è più tabù». Cita «Alberto Bagnai dell’università di Pescara». Ha ragione, Bagnai. «In marzo, sostenendo che l’euro collasserà comunque, qualunque sia il capitale politico investito in esso, questo professore di economiaha sottolineato la necessità di una uscita “controllata” dalla moneta unica, padroneggiando l’inevitabile: la causa più probabile – ha scritto Bagnai – sarà il collasso del sistema bancario italiano, che trascinerà con sé il sistema tedesco. E’ nell’interesse di ogni potere politico, certo dei dirigenti europei declinanti, e probabilmente anche degli Usa, gestire questo evento invece di attenderlo passivamente».

Parole di buon senso. Di fronte alle quali non c’è, probabilmente, il vero e proprio terrore delle oligarchie dominanti davanti a quel che hanno fatto col loro malgoverno monetario. Che le paralizza. Pochi sanno che, nell’Eurozona, i prestiti “andati a male” in pancia alle banche assommano alla cifra stratosferica di 1.092 miliardi di euro. L’Italia è la prima del disastro, con 276 miliardi di prestiti inesigibili; ma la seconda è la Francia di Macron con 148 miliardi. Seguono la Spagna con 141, e la Grecia con 115. La Germania ne cova 68, di miliardi; l’Olanda 45, il Portogallo 41. Prima della Germania, ci seguirebbe nel precipizio la Francia – trascinandosi evidentemente giù anche l’Egemone di Berlino. Il rischio è passato inosservato, spiega l’economista francese Philippe Herlin, perché si comparano questi 148  miliardi di prestiti “andati a male” con i bilanci delle grandi banche francesi, il triplo del Pil nazionale (che ammonta a 2.450 miliardi di dollari). Errore, perché in caso di crisi le cifre iscritte a bilancio sono poco o nulla mobilizzabili; «Quel che conta è la liquidità, il cash, i fondi propri».I fondi propri delle banche francesi sono 259,7 miliardi; quasi il 60 per cento (il 57) sarebbero dunque divorati dai prestiti “marciti”; Herlin prevede dunque l’uso di “bad bank”  riempite con il denaro dei contribuenti. «Per ora  non c’è urgenza, al contrario dell’Italia, ma in caso di aggravamento della crisi finanziaria (aumento dei fallimenti, un qualunque shock finanziario) il governo sarà forzato a intervenire». Non riusciamo ad immaginare i sudori freddi che provoca a Berlino la prospettiva di contribuire coi risparmi dei virtuosi tedeschi ad una “bad bank” pan-europea da mille miliardi. Eppure, continua Friedrich, «se l’Italia deve restare nella Ue, allora l’economia più forte del blocco, la Germania, deve accollarsi il  fardello delle sovvenzioni all’Italia e agli altri Stati membri del Sud». Ovviamente, anche lui ritiene che l’immane “compra” di titoli di debito che sta facendo la Bce al ritmo di 60 miliardi di euro al mese, non fa che nascondere il problema e guadagnare tempo.«Per farlo, i vertici hanno rotto tutte le regole, a cominciare dalle loro. Ma collasserà, e possiamo solo sperare che i politici responsabilmente cercheranno allora di minimizzare i guasti e di eliminare l’euro in modo controllato. In ogni caso ciò costerà caro». Si potrà  contare sulla Merkel come la politica che responsabilmente smonterà la moneta unica in modo controllato?  E’ assorbita non tanto dalle prossime elezioni, ma dalla strategia che ha (espresso anche a nome nostro) dopo il disastroso G7 di Taormina, e lo scontro con Trump: «Noi europei dobbiamo veramente prendere in mano il nostro destino». Ma come? Per quanto erratico e imprevedibile, in mano a pulsioni emotive incontrollate e sotto schiaffo del Deep State che vuole la sua eliminzione (e lo sta facendo), The Donald è chiaro e costante nella sua ostilità commerciale verso la Germania, che accusa di slealtà e

di manipolazione della moneta.

Fonte:stopeuro.org

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